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Google My Business

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È stato annunciata da Google l’introduzione di “My Business”, una nuova feature che permetterà agli utenti di gestire tramite un’unica schermata una serie di informazioni relative alla presenza sulle mappe.

Digitando “Google Places for Business”, si verrà automaticamente indirizzati al nuovo strumento, che invece di apportare modifiche sostanziali alle novità introdotte negli ultimi mesi, le riunisce sotto un nuovo nome e un nuovo layout grafico.

Il cambiamento più atteso è quello che a fine 2013 ha eliminato la necessità di creare sia una scheda “Local” che una pagina “Google +”, rendendo automatica la creazione di quest’ultima già in fase di rivendicazione della scheda stessa.

La sfida intrapresa da Google è districarsi in un database di schede originariamente create anche in maniera automatica tramite dati acquisiti da fonti differenti (ad esempio Pagine Gialle), dovendo quindi far ordine in una miriade di schede duplicate.

Una situazione determinata anche da un procedimento di rivendicazione replicabile all’infinito. Si poteva infatti richiedere un nuovo Pin di verifica ed iniziare a gestire le schede attraverso un nuovo account su Google Places senza tener conto di quello già presente online. Con la nuova Dashboard si è regolamentato il tutto con fermezza.

Attraverso la Dashboard di Google My Business si può accedere a:

• Pagine Google Plus (contenenti le varie informazioni che andranno a popolare le mappe)
• Statistiche
• Recensioni
• Google Analytics

Sono in costante aumento i clienti che prenotano “on the go”, soprattutto utilizzando le mappe come strumento di ricerca e si stima che più del 20% di tutte le prenotazioni online Europee nel 2015 saranno mobile.

Per gli albergatori che usavano in precedenza Google Places per aziende o la Dashboard per la gestione delle pagine Google +, l’account dovrebbe risultare automaticamente aggiornato con le informazioni precedentemente inserite, anche se è buona cosa una “visita di controllo”.