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10 errori da evitare su Instagram per destinazioni turistiche

10 errori da evitare su Instagram per destinazioni turistiche

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Ogni giorno aumentano in modo esponenziale gli utenti che utilizzano Instagram, e di conseguenza ogni giorno sono sempre più i brand e le destinazioni turistiche che lo scelgono per mettersi in contatto con i  propri fan.

Tuttavia, al di là della semplicità con cui si può utilizzare, riuscire ad emergere tra milioni di account e brand che ogni giorno pubblicano contenuti con il medesimo scopo, non vuol dire semplicemente condividere foto, anzi, perchè pensare che creare un account ed essere presenti su di un social non vuol dire assolutamente fare marketing.

1) Aprire un account privato
Più di un errore potrebbe essere una semplice disattenzione, ma è buona cosa sincerarsi che il profilo della propria destinazione o azienda turistica sia pubblico, evitando così di ridurre le opportunità di engagement e brand awareness.

2) Pubblicare contenuti a casaccio
Come in ogni Social Media è sempre opportuno approntare una strategia dove vengono definiti obiettivi e target in modo da comunicare un’immagine precisa e ben definita. La condivisione di contenuti rilevanti per il proprio brand ne incrementano l’awareness sul mercato facilitando il posizionamento.

3) Usare in modo improprio gli hashtag
Per essere efficaci gli hashtag devono essere pertinenti, rilevanti, facili e brevi. L’obiettivo degli hashtag è quello di raggiungere le persone potenzialmente interessate alla destinazione, ai suoi prodotti e servizi. È sbagliatissimo utilizzare hashtag popolari, quindi capaci di richiamare un vasto numero di utenti, ma che non hanno alcun legame col proprio prodotto, perchè, oltre ad essere eticamente scorretto e risultare irritante per gli utenti, si rischia di perdere i fan già acquisiti.

4) Non seguire i propri follower
Non è solamente un atto di riconoscenza, ma una precisa logica di marketing. Risulta infatti semplice conoscere gusti, preferenze e abitudini dei propri fan e di conseguenza raccogliere suggerimenti su quali tipi di contenuti pubblicare.

5) Scordarsi di interagire
Tra gli obietti principali di una strategia di Social Media Marketing vi è la creazione di engagement, possibile unicamente tramite l’interazione col proprio bacino di pubblico. Risulta quindi fondamentale ricambiare like, rispondere a commenti e domande, effettuare ricerche pper entrare in contatto con gli influencer.

6) Non avere un proprio stile
Ogni foto pubblicata racconta una storia relativa alla destinazione, ai prodotti, ai servizi ed alle persone. Nonostante i contenuti siano molti ed essenzialmente diversi tra loro, è essenziale definire uno stile unico e distintivo che andrà a definire la propria brand identity. Le foto dalla forte personalità, in grado di distinguersi e di emozionare l’utente piacciono molto ai followers.

7) Pubblicare foto di scarsa qualità
Gli utenti giudicano una determinata destinazione non solo dalla qualità dei servizi offerti ma anche dalla qualità dei contenuti che vengono condivisi. Le immagini professionali e curate trasmettono la sensazione di qualità e professionalità in grado di influenzare la percezione di un determinato brand e di conseguenza la scelta finale.

8) Prestare attenzione agli errori
Oltre alla cura nei contenuti fotografici pubblicati è buona cosa non commettere errori grammaticali o sviste nelle descrizioni. Se non si presta la dovuta attenzione è molto facile intaccare la reputazione e l’immagine che gli utenti hanno di una destinazione.

9) Pubblicare contenuti inutili
Una volta aperto un canale social va animato in modo continuativo per riuscire a costruire un rapporto con i propri fan. Tuttavia è importantissimo pubblicare contenuti di qualità, visto che il volume di immagini, video ed informazioni è molto numeroso.

10) Tralasciare la promozione del canale
Oltre alla pubblicazione di contenuti pertinenti e di qualità, ricordarsi sempre di promuovere il profilo su tutti i canali della destinazione (owned media), ovvero gli altri profili social, il sito internet, il blog, ma anche attraverso eventuali newsletter, in modo di aumentare la visibilità ed il reach dei contenuti.